Guida alla valutazione del rischio delle macchine

28 Aprile 2025

La sicurezza sul lavoro è un valore imprescindibile in ogni contesto produttivo. Tra gli strumenti fondamentali per garantire ambienti sicuri e conformi alle normative, la valutazione del rischio delle macchine occupa un ruolo centrale. Non si tratta solo di un obbligo legislativo, ma di un processo essenziale per prevenire infortuni e proteggere le persone.

Questa guida approfondisce in modo chiaro e completo i principali aspetti legati all’analisi dei rischi delle macchine, dalle responsabilità alle normative di riferimento, fino all’integrazione nel DVR aziendale.

Il significato e lo scopo della valutazione del rischio

La valutazione del rischio macchine è un processo attraverso il quale si individuano tutti i pericoli associati all’uso di una macchina, valutandone i rischi per verificarne la conformità alle misure di sicurezza previste. L’obiettivo è assicurarsi che i livelli di rischio siano ridotti al minimo possibile, secondo quanto stabilito dalla Direttiva Macchine 2006/42/CE, applicabile anche a insiemi complessi come linee di produzione, impianti di sollevamento e accessori.

Questa direttiva resterà in vigore fino al 20 gennaio 2027, data in cui entrerà in applicazione il Regolamento (UE) 2023/1230, che aggiornerà il quadro normativo europeo in materia.

Le normative di riferimento

La valutazione del rischio si basa su normative tecniche specifiche, che offrono un metodo strutturato per analizzare i pericoli e i possibili scenari di rischio. In particolare, le norme ISO 12100 ed EN 14121-2 forniscono indicazioni sul processo di valutazione, sia prima che dopo l’adozione di misure di mitigazione.

Accanto a queste, esistono numerose altre norme di tipo A, B e C che riguardano aspetti generali o specifici delle macchine. Alcuni esempi includono la norma EN 60204-1 per l’equipaggiamento elettrico a bordo macchina (tipo B) e la norma EN 12418 per le macchine da taglio per pietra (tipo C).

Chi è tenuto a eseguire la valutazione?

La responsabilità della valutazione del rischio delle macchine ricade principalmente su chi le progetta, le costruisce o le modifica. Parliamo quindi di produttori, assemblatori e aziende che trasformano attrezzature manuali in macchine motorizzate. Anche chi realizza una macchina in autonomia, ad esempio per un uso interno, ha l’obbligo di effettuare l’analisi dei rischi, specialmente se la macchina viene utilizzata da più persone all’interno dell’organizzazione.

I pericoli connessi alle macchine variano a seconda della loro tipologia e del contesto d’uso. Possono essere meccanici, elettrici, termici, acustici, da vibrazione, radiazione, chimici, ergonomici o ambientali. Una corretta identificazione di questi pericoli è il primo passo per impostare una valutazione del rischio completa ed efficace.

Come si riducono i rischi?

A seguito dell’analisi dei pericoli, è necessario introdurre misure di riduzione del rischio. Queste possono essere di tipo preventivo o protettivo e devono intervenire prima possibile a livello strutturale, progettuale e individuale (DPI). È importante anche affiancare questi interventi con una formazione adeguata, una segnaletica chiara e istruzioni d’uso facilmente comprensibili.

I soggetti coinvolti nel processo

La responsabilità della valutazione del rischio macchine può variare in base alla tipologia di macchinario. Nel caso di macchine nuove, la valutazione è a carico del fabbricante o dell’integratore. Se la macchina è auto costruita, l’obbligo ricade su chi l’ha realizzata, spesso il datore di lavoro stesso. Per le macchine antecedenti alla direttiva, è sempre il datore di lavoro a dover garantire che siano conformi ai requisiti minimi. In ogni caso, il datore di lavoro può avvalersi della collaborazione di un tecnico qualificato.

Quando aggiornare la valutazione del rischio?

La valutazione del rischio macchine non ha una scadenza fissa, ma deve essere aggiornata ogni volta che vengono effettuate modifiche che influenzano le prestazioni o la sicurezza dell’attrezzatura. Questi cambiamenti, se realizzati dall’utilizzatore e non dal fabbricante, possono compromettere la validità della marcatura CE originaria e richiedere una nuova analisi di conformità.

Il ruolo del datore di lavoro in presenza di macchine marcate CE

La presenza della marcatura CE su una macchina non libera il datore di lavoro dalle sue responsabilità. Egli deve comunque verificare che la macchina sia idonea per l’utilizzo previsto in azienda e che non presenti difetti evidenti. In caso di infortunio causato da una modifica o da un utilizzo scorretto, la responsabilità ricade esclusivamente sul datore di lavoro, come stabilito anche da una recente sentenza della Cassazione.

Come integrare la valutazione del rischio nel DVR aziendale

La valutazione del rischio delle macchine deve essere parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), come previsto dall’art. 71 del D.Lgs. 81/08. È fondamentale che il DVR riporti:

  • Le macchine e attrezzature utilizzate (marca, modello, matricola, funzione)
  • I rischi residui legati al loro utilizzo
  • Le modalità con cui si intende mantenere in sicurezza ogni macchina (manutenzioni, controlli, registrazioni)

Inoltre, il datore di lavoro deve vietare qualsiasi manomissione dei dispositivi di sicurezza, garantire una formazione costante e assicurarsi che le macchine siano mantenute in condizioni di sicurezza nel tempo.

La valutazione del rischio delle macchine è una pratica indispensabile per qualsiasi azienda che voglia operare in sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti. Non si tratta solo di un obbligo normativo, ma di un vero e proprio investimento nella tutela dei lavoratori e nella continuità produttiva. Mantenere aggiornati i documenti, formare il personale e collaborare con tecnici qualificati sono elementi chiave per una gestione efficace del rischio macchine e attrezzature.

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