GREEN PASS: IN ARRIVO LE LINEE GUIDA APPLICATIVE
Il Presidente Draghi ha firmato due DPCM
Due diversi Decreti per orientare le azioni della PA e del settore privato
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi ha firmato due decreti per fornire le indicazioni su come applicare al meglio la verifica delle Certificazioni Verdi COVID-19 (i cosiddetti green pass), a partire dall'imminente scadenza del 15 di ottobre.
Il primo riguarda le linee-guida emanate a supporto della Pubblica Amministrazione.
Il secondo introduce la possibilità di ricorrere a soluzioni informatiche che consentano la verifica automatizzata del possesso del green pass.
Sono al momento disponibili le FAQ sui due decreti, riportiamo quelle relative al secondo decreto, che riguarda sia il settore pubblico che quello privato:
"Il decreto interviene per fornire ai datori di lavoro pubblici e privati gli strumenti informatici che consentiranno una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni.
Tali verifiche potranno avvenire attraverso:
- l’integrazione del sistema di lettura e verifica del QR code del certificato verde nei sistemi di controllo agli accessi fisici, inclusi quelli di rilevazione delle presenze, o della temperatura;
- per gli enti pubblici aderenti alla Piattaforma NoiPA, realizzata dal Ministero dell'economia e delle finanze, l’interazione asincrona tra la stessa e la Piattaforma nazionale-DGC;
- per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA, l’interazione asincrona tra il Portale istituzionale INPS e la Piattaforma nazionale-DGC;
- per le amministrazioni pubbliche con almeno 1.000 dipendenti, anche con uffici di servizio dislocati in più sedi fisiche, una interoperabilità applicativa, in modalità asincrona, tra i sistemi operativi di gestione del personale e la Piattaforma nazionale-DGC." (fonte: www.governo.it)
Tra le anticipazioni di maggiore interesse compaiono anche:
- la possibilità di svolgere le verifiche a campione (in questo caso il controllo deve riguardare quotidianamente almeno il 20 per cento del personale, a rotazione);
- si dà priorità al lavoro in presenza nel pubblico impiego, lasciando lo smart working come scelta residuale, che in ogni caso non potrà "mascherare" l'assenza di green pass fino al 31/12/2021;
- è ribadita l'impossibilità di raccogliere dati dell'intestatario del green pass, ad eccezione di quelli strettamente necessari per l'applicazione delle eventuali sanzioni.