Le nuove ordinanze regionali per proteggere i lavoratori all’aperto
Con l’estate 2025 che si preannuncia tra le più torride mai registrate in Italia, diverse Regioni hanno annunciato misure urgenti per tutelare i lavoratori esposti al sole e negli ambienti caldi. Il focus è sul mondo del lavoro, particolarmente a rischio durante le ore centrali della giornata.
Lombardia: stop dal 2 luglio al 15 settembre
La Lombardia ha emanato un’ordinanza, firmata dal presidente Attilio Fontana – in concerto con sindacati e associazioni datoriali – che entrerà in vigore dalle ore 00:01 del 2 luglio fino al 15 settembre 2025. Il provvedimento prevede la sospensione delle attività all’aperto nei settori edile, cave, agricoltura e florovivaismo tra le 12:30 e le 16:00, ma solo nei giorni in cui il portale Worklimate segnala rischio “alto” per esposizione intensa al sole (https://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/).
Sono escluse le attività urgenti, pubblica utilità, appalti, protezione civile e attività con misure di prevenzione adeguate. https://www.lombardianotizie.online/lombardia-ordinanza-caldo-2025/
Altre Regioni in prima linea
Un rapido panorama delle adozioni regionali:
- Emilia‑Romagna: stop dalle 12:30 alle 16 nei cantieri, agricoltura, florovivaismo e – novità 2025 – piazzali della logistica, in vigore dal 2 luglio al 15 settembre
- Sicilia: sospensione dall’inizio estate fino al 31 agosto nei giorni "rossi" segnalati da Worklimate
- Toscana e Umbria: ordinanze analoghe fino al 31 agosto, validi giorni con rischio termico elevato
- Calabria: provvedimento in vigore dallo scorso 10 giugno fino al 31 agosto
- Lazio: prima Regione a intervenire, firmato il 5 giugno; stop nelle stesse fasce orarie e condizioni, valido fino al 31 agosto.
Altre Regioni si sono limitate a raccomandazioni, senza divieti formali.
Aggiornamento Regione Veneto al link: https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/SommarioSingoloBur.aspx?num=87&date=01/07/2025
Il datore di lavoro è tenuto a valutare il rischio e adottare idonee procedure per la gestione del rischio di esposizione da calore come indicato dalle ordinanze regionali.